Questa mattina, 3 novembre 2019, si è tenuta a Voghera presso il Tempio Sacrario della Cavalleria Italiana, la cerimonia di commemorazione dei fatti d’arme di Pozzuolo del Friuli del 30 ottobre 2017.
La cerimonia è stata accompagnata da una pioggerellina che ha insistito per tutta la mattinata, ma che non ha impedito a una folta partecipazione di presenti di riempire il Tempio.
Quest’anno, come ogni anno, abbiamo avuto una nutrita partecipazione di autorità militari, alle quali si è aggiunta anche una rappresentanza di carabinieri a cavallo guidata dal comandante provinciale dell’arma col. Luciano Calabrò.
Il reggimento Nizza Cavalleria è stato presente anche questa volta con un “picchetto in lance”, nonostante l’impegno che lo vede presente in Romania, e ha reso gli onori al Decano dell’Arma di Cavalleria Gen. C.A. Giovanni Fungo vice Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Altra partecipazione di rilievo è stata la presenza del Gen. D. Salvatore Cuoci, recentemente insignito della decorazione dell’Ordine Militare d’Italia, per la sua attività alla guida delle forze dell’Alleanza Atlantica nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise” in KOSOVO dal novembre 2017 al novembre 2018.
Dopo avere reso gli onori alla Bandiera all’esterno del Tempio, alla presenza delle autorità civili e militari e delle Associazioni d’Arma locali, tra cui spiccava per numero di presenze quella degli Alpini, i presenti si sono accomodati all’interno della Tempio dove, per prima cosa, sono stati resi gli onori ai Caduti sulle note della “Leggenda del Piave”.La cerimonia religiosa è stata officiata dal padre Giuseppe, con il suo immancabile cappello alpino dal quale mai si separa, che ha saputo suscitare durante la sua omelia nel ricordo dei fatti di Pozzuolo, anche momenti di sincera commozione.
Al termina della S. Messa il Gen. Fungo ha salutato i presenti intrattenendoli con un bellissimo discorso centrato sull’importanza del ruolo che l’Arma di Cavalleria ricopre nell’ambito del territorio nazionale e nei più importanti teatri internazionali.